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25 maggio 2013

Bilancio sano e legami con il territorio, le due linee guida del Montichiari 2013/2014


Il presidente del Montichiari, Maurizio Viola, ha tracciato le linee guida che porteranno il Montichiari alla stagione 2013/2014. Sono soprattutto due i grandi punti di riferimento sui quali si basa il nuovo progetto rossoblù. Da una parte, infatti, si vuole dedicare la massima attenzione all’aspetto finanziario per continuare a presentare un bilancio sano e solido nonostante i difficili tempi economici che stiamo attraversando, mentre dall’altra si vuole legare sempre di più la società al territorio ed è proprio in questa direzione che, oltre ad auspicare nell’ingresso di nuovi dirigenti di Montichiari, si spinge la decisione di puntare su tecnici e collaboratori che abbiano un legame diretto con la città: “Abbiamo appena terminato – spiega lo stesso Viola – una buona stagione. Abbiamo disputato un buon Campionato e ci siamo fatti valere. Adesso, guardando avanti, vogliamo continuare a far bene e cercare di crescere ulteriormente. Un miglioramento che dovrà essere realizzato sempre tenendo d’occhio il bilancio che dovrà essere sempre in ordine e a posto. Non voglio certo correre il rischio (come sta capitando ormai troppo spesso un po’ a tutti i livelli – ndr) di arrivare a metà stagione e di rendermi conto che non siamo più in grado di andare avanti. Fino a questo momento la nostra società è sempre stata in regola ed ha sempre fatto fede alle proprie pendenze, un’abitudine che intendiamo portare avanti anche per il futuro. In questo momento il bilancio è a posto e vogliamo che ci resti pure per il futuro. E’ per questo che guarderemo con grande cura al budget. Nello stesso tempo riserverei un occhio di riguardo al settore giovanile. Grazie all’accordo che abbiamo concluso con l’Accademia Montichiari i numeri del nostro vivaio sono triplicati. Vogliamo che tutto cresca anche dal punto di vista della qualità e dell’organizzazione. Un discorso che, naturalmente, coinvolge anche una struttura importante come il Centro Sportivo Montichiarello, un fiore all’occhiello a nostra disposizione, che intendiamo far diventare sempre di più il cuore pulsante del Montichiari e di tutta Montichiari sportiva”. Proprio questa voglia di stringere un legame sempre più stretto e diretto con il territorio e la propria comunità stanno offrendo conseguenze ben precise anche per quel che riguarda la prima squadra: “Ovviamente – prosegue Maurizio Viola – i dettagli si definiranno solo nelle prossime settimane, quando ci saremo incontrati anche con tutti i giocatori della nostra rosa. Il nostro intento è quello di far rimanere con noi quei giocatori che sposeranno il nostro progetto volto ad una gestione oculata dal punto di vista economico. Nello stesso tempo stiamo riservando un occhio di riguardo anche al legame con Montichiari ed alla sua comunità. Si spiega anche in questo senso, oltre che con la competenza che gli viene riconosciuta, la scelta di Lamberto Tavelli quale nuovo allenatore della prima squadra. Lui non solo ha già allenato a Montichiari (nella stagione ‘99/2000, quella dell’esordio tra i professionisti, è stato il tecnico della berretti ed ha guidato nelle ultime giornate la formazione maggiore in C2), ma vanta anche parentele e legami con un quartiere come Borgosotto, dove è ben conosciuto ed apprezzato. Adesso stiamo completando lo staff che lavorerà con lui ed anche in questo caso questa sarà la linea guida che seguiremo. Un discorso simile ci ha portato a scegliere il nuovo direttore sportivo. Abbiamo infatti deciso di affidarci all’esperienza di Stefano Bonometti, una persona che non solo conosce molto bene il calcio e lo ha giocato ai massimi livelli, ma ha già lavorato per parecchi anni a Montichiari e conosce perfettamente la realtà del nostro territorio”. Con un occhio di riguardo al bilancio e con i piedi ben piantati nella propria terra, dunque, il Montichiari guarda avanti e pensa a preparare un nuovo ciclo che possa regalare tante soddisfazioni ai colori rossoblù ed agli appassionati monteclarensi senza far loro ritrovare le “spine” di un recente passato che ha visto infrangersi troppi sogni mossi dal classico passo più lungo della gamba.